Centro Storico
Il centro storico di Napoli rappresenta il primo nucleo storico della città, racchiude quasi tre millenni di storia e risulta essere il più vasto d’Italia e uno dei più vasti d’Europa. Dichiarato in gran parte patrimonio dell’umanità dall’UNESCO, per i suoi eccezionali monumenti, che testimoniano la successione di culture del Mediterraneo e dell’Europa è stato inserito nella lista dei beni da tutelare. Nel centro storico si riconosce il pregio di una straordinaria concentrazione di punti di interesse: a tal proposito nel 2017 la BBC definì Napoli come “la città italiana con troppa storia da gestire”. La sua particolare unicità sta nella conservazione quasi totale e nell’uso dell’antico tracciato viario di epoca greca. Vi si trovano stradine strette, antiche botteghe, la maggior parte delle sedi universitarie, chiese, musei, monumenti, scavi, palazzi storici e siti archeologici racchiusi in un luogo dove il tempo sembra essersi fermato e dove l’autenticità e la tradizione non lasciano spazio alla globalizzazione. Il centro antico vede susseguirsi la storia e le trasformazioni della città in oltre 27 secoli di storia, dai primi insediamenti greci del VII secolo a.C., a tutte le epoche che hanno caratterizzato la città di Napoli: centro della Magna Grecia, epoca romana, bizantina, normanna, sveva, angioina, aragonese, borbonica. La città ha due veri e propri nuclei antichi originari: il primo è la collina di Pizzofalcone, sulla quale nacque la città di Partenope, mentre il secondo è la zona dei decumani di Napoli dove è sorta la successiva Neapolis. I decumani di Napoli sono antiche strade di Napoli create alla fine del VI secolo durante l’epoca greca costituenti il cuore del centro antico della città. Sono tre e scorrono parallelamente l’una dall’altra attraversando da est a ovest la città, parallelamente rispetto alla costa. Il decumano centrale corrisponde oggi a via dei Tribunali, quello superiore è quello che nei secoli ha subito i maggiori stravolgimenti urbanistici perdendo, in alcuni tratti la sua linearità. Il decumano più noto è certamente quello inferiore, meglio noto come Spaccanapoli, in quanto divide nettamente, con la sua perfetta linearità, la città antica tra il nord e il sud. Guardando dalla Certosa di San Martino si percepisce perfettamente questa spaccatura. Nel Centro storico si possono ammirare un numero particolarmente elevato di risorse culturali e artistiche: obelischi, monasteri, chiostri, musei, le vie del presepe, catacombe, scavi archeologici all’aperto e sotterranei con resti romani e greci, compreso il teatro romano, statue e bassorilievi, fregi monumentali, nonché colonne medievali a reggere antichi palazzi storici e molto altro ancora. L’area dei decumani vede l’esistenza di più di 200 chiese storiche alle quali sono legate l’attività di esponenti illustri dell’arte italiana e internazionale. Fra i principali artisti si ricordano Giotto, Caravaggio, Luca Giordano, Cosimo Fanzago, Luigi Vanvitelli, Tino da Camaino, Jusepe de Ribera, Mattia Preti e tanti altri ancora. La zona più turistica del centro storico è delimitata da Via Toledo-Via Pessina (ovest), corso Umberto (sud), Via Carbonara (est) e Piazza Cavour – via Foria (nord). Cosa prediligere visitando questa zona? Difficile scegliere. I vicoli di Napoli del centro storico sono un reticolo di viuzze tutte da scoprire. Stradine, gremite di turisti quanto di studenti e persone del luogo. Da scoprire gli interni suggestivi dei palazzi antichi, le botteghe e i negozi tipici, in cui magari parlare con gli abitanti, e gustare una pizza e le innumerevoli golosità dello street food che la cucina napoletana offre. Passeggiare per le botteghe e i negozi di belle arti di Via Costantinopoli e Piazza Bellini e affacciarsi nel chiostro del Conservatorio di San Pietro a Majella da dove udire musiche e canti degli allievi durante le ore di lezione sarà certamente un valore aggiunto. Napoli sotterranea è una tappa imperdibile; un suggestivo percorso nel sottosuolo di Napoli alla scoperta dei resti greco-romani utilizzati successivamente anche come rifugio per ripararsi dai bombardamenti durante la seconda guerra mondiale e tutt’oggi testimonia la vita di quei momenti con oggetti, ricordi e graffiti. Così come, che si sia devoti o meno, è una tappa imperdibile Il Duomo di Napoli, meravigliosa cattedrale del ‘200 che include al suo interno: la Basilica di Santa Restituta, il Battistero di San Giovanni in Fonte, la Cappella e il Museo del Tesoro di San Gennaro, santo protettore della città, con capolavori di oreficeria di valore inestimabile. E’ al Duomo di Napoli che ogni anno, il 19 settembre, il 16 dicembre e la prima domenica di maggio, centinaia di cittadini assistono al miracolo della liquefazione del sangue di San Gennaro. Insomma se volete conoscere Napoli dovete passare inevitabilmente dal centro storico, dove leggende e personaggi nati all’ombra del Vesuvio sapranno conquistare qualsiasi turista, stregandolo per sempre, con cultura, storia, bellezza e, perché no, delizie culinarie.